Dai nostri sponsor – Uneba a Exposanità

Da mercoledì 17 a venerdì 19 aprile 2024 a BolognaFiere torna Exposanità – “Ci sta a cuore chi cura” 23esima edizione della manifestazione internazionale al servizio della sanità e dell’assistenza.

Uneba sarà presente con uno stand informativo per i 3 giorni (padiglione 32, stand A40), a cura delle federazioni regionali Uneba.

Inoltre, Uneba, come componente del Coordinamento interassociativo sociosanitario,  è partner del convegno “Assistenza Territoriale: le nuove sfide tra aspettative e delusioni”, in programma giovedì 18 ad Exposanità dalle 9,30

Uneba mette a disposizione dei propri enti associati biglietti per Exposanita’ a condizioni di particolare favore. Per informazioni scrivere a info@uneba.it

Exposanità 2024 – Programma dei convegni



Uneba Piemonte alla Regione: stanziamenti insufficienti, non firmiamo il Patto sul welfare

Uneba Piemonte sceglie di non firmare il “Patto per un welfare innovativo e sostenibile” proposto dalla Regione Piemonte. Ne spiega le ragioni nella lettera del 25 marzo al presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e al capo di gabinetto della Regione Gian Luca Vignale.

Trovate la lettera qui sotto.

Come argomenta il presidente di Uneba Piemonte Amedeo Prevete, le risorse previste dalla Regione con gli incrementi tariffari per le strutture non sono, ad oggi, sufficienti per garantire un adeguato rinnovo del contratto Uneba – un rinnovo che Uneba Piemonte considera doveroso, e per il quale le trattative sono in corso. Uneba Piemonte, dati alla mano dimostra che le  risorse stanziate dalla Regione non sono sufficienti a spesare i costi che gli enti devono sostenere, anzitutto per il rispetto delle norme per il settore.

Se le cose non cambiano, il non profit sociosanitario dovrà intaccare il proprio patrimonio per sopravvivere, o chiudere le attività.

Prevete d’altro canto nella lettera evidenzia anche che “gli ultimi cinque anni di legislatura sono stati sicuramente positivi, rispetto al decennio precedente, sotto l’aspetto del dialogo tra gli attori del sistema socio sanitario ed anche rispetto agli approcci della Regione Piemonte verso problematiche concrete”.

Già dopo il precedente incontro con la Regione del 26 febbraio Uneba Piemonte aveva manifestato l’impossibilità di accettare quanto proposto dalla Regione.

 

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Tariffe Rsa: Uneba Piemonte non firma il Patto proposto dalla Regione

Lunedì 26 febbraio 2024 alle ore 17 si è svolto l’incontro previsto sui profili tariffari delle RSA (ma anche disabilità etc.) e sulla loro rivalutazione per la tenuta del sistema socio sanitario piemontese. Diversamente da quanto comunicato attraverso i media regionali e non solo, la conclusione dell’incontro non ha visto raggiungere accordi di alcun tipo.

Infatti solo il giorno seguente è stato proposto alle rappresentanze dei gestori un Patto per un nuovo welfare innovativo e sostenibile. Il presidente di Uneba Piemonte Amedeo Prevete, considerato l’allarme generato agli Enti Uneba dai comunicati stampa, ha convocato un consiglio direttivo urgente per mercoledì 28 febbraio, per condividere con i consiglieri la risposta da dare alla Regione.

A seguito del consiglio direttivo, Uneba Piemonte ha deliberato di non poter firmare il Patto proposto dalla Regione in quanto evidentemente non coerente e non sufficiente rispetto ad una pianificazione di continuità di servizio. Inoltre tale sviluppo economico non potrà finanziare il rinnovo del CCNL Uneba se non a patto di far implodere la sostenibilità del sistema socio sanitario piemontese no profit. 

La remunerazione tariffaria proposta non è compatibile né tantomeno sufficiente per garantire un modello di servizio sostenibile. Le percentuali proposte non coprono né, parzialmente, l’inflazione né, tantomeno, l’aumento del costo del lavoro attuale e futuro.

Uneba è in trattativa per il rinnovo del CCNL, rinnovo che noi riteniamo giusto e doveroso, ma con questa struttura dei ricavi sarà del tutto insostenibile.

Con, di conseguenza, rischi certi di chiusura degli Enti no profit e quindi due gravi problemi connessi per i cittadini piemontesi:

1. riduzione dei servizi socio sanitari

2. riduzione dell’occupazione

Inoltre il consiglio direttivo di UNEBA Piemonte ha valutato positivamente l’investimento economico che la Regione ha fatto in termini complessivi e sottolinea quanto questo può aver avuto ricadute positive principalmente sui cittadini piemontesi.

Uneba Piemonte altresì ritiene che con la situazione demografica del Piemonte tali investimenti siano e saranno necessari a patto di non lasciare sola una parte della popolazione anziana, che sarà in aumento almeno per i prossimi 20-25 anni.

Per quanto riguarda gli enti gestori occorre fare due osservazioni:

  1. 1. È stato sicuramente positivo per gli Enti questo maggior finanziamento, ma purtroppo le marginalità non hanno subito effetti positivi dall’aumento dei volumi. O meglio, mediamente, nel contesto di una marginalità negativa hanno esclusivamente ridotto, ma non azzerato, l’utilizzo del patrimonio di riserva degli Enti stessi che comunque è stato necessario utilizzare.
  2. Ad un aumento complessivo è corrisposto una diminuzione in termini di investimenti per alcuni territori periferici a fronte di aumenti di investimento su altri.

Di seguito la risposta estesa inviata alla Regione Piemonte:

Uneba Piemonte-risposta al Patto per un welfare innovativo e sostenibile

 

A Le Iene Casa Simonetti, associato Uneba Piemonte

Una madre novantenne,  Teresa, e un figlio malato di Parkinson, Bruno, in condizioni economiche e sociali fragili. Non sono più in grado di vivere in autonomia. Qual è la giusta soluzione per loro? La Rsa.

Da qui parte la vicenda raccontata dal conduttore Giulio Golia in un servizio nella trasmissione Le Iene di martedì 20 febbraio.

Le Iene alla Fondazione Simonetti di Netro (Bi) – Video 2

Golia accompagna Teresa e Bruno alla Casa per Anziani Simonetti, ente non profit associato a Uneba Piemonte che ha sede a Netro (Biella). Il servizio de le Iene racconta l’accoglienza  della Simonetti, a partire dal calore dell’incontro con gli altri anziani. Golia intervista anche il direttore della struttura Stefano Morenghi, consigliere Uneba Piemonte

“E’ chiaro  – commenta Golia all’interno del servizio- che essere qui in una struttura, per Bruno e Teresa è essenziale”

In precedenza il conduttore delle Iene aveva trascorso due giorni alla Simonetti per conoscerla meglio

 

Iscrizione a Uneba Piemonte 2024

PERCHE’ ISCRIVERSI A UNEBA?

Oltre ad esprimere la condivisione e l’impegno a promuovere i valori di Uneba, essere iscritti a Uneba dà diritto ad una serie di servizi:

    • fruire di tutela e rappresentanza a livello nazionale, regionale, locale nei confronti di  legislatori, amministratori, sindacati
    • avere consulenza generale gratuita su normative, applicazione del contratto di lavoro, (con il servizio Sail), questioni gestionali, etc…
    • partecipare alla vita istituzionale ed organizzativa dell’Uneba
    • partecipare alle iniziative di formazione: convegni, seminari, progetti finanziati
    • ricevere via email la newsletter Uneba
    • avere nome utente e password per l’accesso alla parte riservata del sito, con documenti di approfondimento e le risposte degli esperti su casi concreti di applicazione del contratto nazionale Uneba
    • promuovere propri eventi (ad esempio convegni) attraverso www.uneba.org gratuitamente
    • ricevere la rivista bimestrale Nuova Proposta
    • scaricare la checklist Uneba per la verifica degli adempimenti sulla sicurezza, sempre aggiornata

 ISCRIZIONE A UNEBA PIEMONTE

La quota di iscrizione a Uneba Piemonte per il 2024 varia a seconda delle dimensioni della struttura. Ed è pari a:

  • 2 euro per posto letto, per i primi 100 posti letto
  • 1,3 euro per posto letto, per i posti letto da 101 a 149
  • 0,8 euro per posto letto, per i posti letto dal 150° in poi

Quindi ad esempio, una struttura con 111 posti letto pagherà di quota regionale (100 posti a 2 euro) + (11 posti a 1,3 euro)= 214,3 euro.

A questa quota regionale va aggiunta la quota nazionale. E cioè:

  • Istituti fino a 50 assistiti, euro 150
  • Istituti da 50 a 100 assistiti, euro 200
  • Istituti da 100 a 200 assistiti, euro 300
  • Istituti con oltre 200 assistiti, euro 380
  • Sostenitori, euro 700

Per cui, tornando all’esempio della struttura con 111 posti letto, tale struttura pagherà 214,3 euro di quota regionale e 300 euro di quota nazionale

La quota nazionale e la quota regionale vanno sommate e pagate assieme. Il pagamento va fatto al conto corrente con Iban IT97Y0848746200000010109144 (Banca di Cherasco, agenzia di Roreto di Cherasco)
Per informazioni: info.piemonte@uneba.org

Tariffe del sociosanitario, serve un intervento della Regione subito

ANZIANI E FRAGILI: SERVIZI A RISCHIO

Forte allarme delle associazioni che rappresentano il settore della sanità del socio-assistenziale e degli utenti in Piemonte

Il sistema dei servizi alla persona assicurato dal settore dell’assistenza socio-sanitaria piemontese è a rischio. Lo dicono le principali associazioni del Piemonte rappresentanti degli enti erogatori della sanità e le associazioni rappresentanti degli utenti, costituiti in coordinamento, che chiedono alla Regione l’adozione di un provvedimento normativo entro il 29 febbraio 2024 che adegui le tariffe, a far data da inizio anno.

La richiesta, condivisa e sottoscritta da tutte le associazioni, nasce in considerazione dell’aumento speculativo dei costi energetici e degli altri beni di consumo, dell’aumento del costo del denaro e di quello del costo del lavoro derivante dal recupero del potere d’acquisto che interesserà i prossimi rinnovi contrattuali. Si tratta di una condizione che, nel suo complesso, rischia di compromettere la continuità e la qualità del servizio e l’intero sistema del welfare regionale.
Tutte le associazioni affermano che, in assenza di un adeguamento delle tariffe che recuperi almeno gli aumenti finora rimasti interamente sulle spalle dei soli operatori, verranno pericolosamente compromesse la stabilità, la sicurezza, il livello qualitativo dei servizi quale obiettivo primario, nonché la continuità dei servizi alle persone del sistema del welfare piemontese con particolare riferimento alle principali fragilità, anziani non autosufficienti, disabilità, salute mentale, minori e dipendenze.

AGCI PIEMONTE Giuseppe D’Anna
AGESPI PIEMONTE Roberto Tribuno
AGIDAE PIEMONTE Suor Albina Bertone
AIOP PIEMONTE Giancarlo Perla
ANASTE PIEMONTE Michele Assandri
ANFFAS PIEMONTE Giancarlo D’Errico
ANSDIPP PIEMONTE Andrea Manini
ARIA PIEMONTE Paola Garbella
ASSOCIAZIONE CUNEESE CASE DI RIPOSO Silvio Invernelli
CEAPI Chiara Magrini
CONFAPI SANITÀ PIEMONTE Michele Colaci
CONFCOMMERCIO SALUTE, SANITÀ E CURA Paolo Ballerini
CONFCOOPERATIVE PIEMONTE – FEDERAZIONE SANITÀ Mario Sacco
CONFCOOPERATIVE – FEDERSOLIDARIETÀ Enrico Pesce
CONFINDUSTRIA SANITÁ PIEMONTE Paolo Spolaore
DIACONIA VALDESE Daniele Massa
FENASCOP PIEMONTE Cristiana Meroni
LEGACOOP PIEMONTE Barbara Daniele
UNEBA PIEMONTE Amedeo Prevete

Regione Piemonte incontra le rappresentanze delle Rsa piemontesi, tra cui Uneba

Palazzo Regione Piemonte

Si apre il tavolo di confronto 2024 con gli Enti gestori

Venerdì 22 dicembre 2023 l’Assessore alle politiche sociali della Regione Piemonte Maurizio Marrone, il capo di gabinetto Gianluca Vignale e i due direttori generali Livio Tesio (welfare) e Antonino Sottile (sanità) hanno incontrato tutte le rappresentanze dei gestori dei servizi socio sanitari, tra cui Uneba Piemonte, e anche una rappresentanza degli utenti (Anffas e Fish). Il tema principale dell’incontro, già anticipato da una nota interassociativa, verteva sulla insostenibilità economica delle strutture residenziali di qualunque tipologia con particolare riferimento al mondo Anziani che risulta essere il più voluminoso sia in termini di servizi erogati che di risorse economiche necessarie.

La Regione Piemonte ha introdotto l’incontro ripercorrendo gli atti normativi, deliberati durante questa ultima legislatura, mirati a sostenere il modello socio sanitario piemontese, ha focalizzato l’attenzione:

  • sull’ultima delibera di giunta 28-7394 per il “superamento” parziale del problema di reperimento di nuove professionali in ambito socio sanitario (in particolare operatori socio sanitari ed educatori professionali)
  • sul budget stanziato per tutto il settore socio sanitario pari a circa € 300 milioni.

Le rappresentanze dei gestori hanno preventivamente concordato di organizzare in tre interventi il dialogo con la Regione: uno da parte del mondo no profit (affidato al presidente Uneba Piemonte Amedeo Prevete), il secondo da parte del mondo profit (affidato al presidente di Confapi Salute Michele Colaci) ed infine l’intervento da parte dei rappresentati degli utenti/gestori (il Presidente di Anffas Gianluca D’Errico).

Il presidente Prevete, dopo una premessa tesa a sostenere che nel percorso degli ultimi complicati anni si è notata, in alcune situazioni, l’attenzione della Regione Piemonte ai problemi del settore, ha sottolineato che sotto il profilo della sostenibilità economica il settore è, da tempo, in una situazione allarmante.

Infatti ponendo la tariffa prevista dalla DGR 64 del 2010 come base 100, considerando il taglio avvenuto con la DGR 85 del 2013 e gli aumenti “light” previsti da questa ultima legislatura nel 2021 e 2022, si evidenzia che negli ultimi 13 anni la tariffa media si è ridotta di un 2% medio rispetto alla tariffa 2010.

A fronte di un tariffario in contrazione abbiamo avuto aumenti di costi per tassi inflattivi ordinari sino al 2020 a cui si è aggiunto un esplosione inflattiva causata dalla straordinaria congiuntura socio economica 2021-2023.

Per quanto sopra affermato, ha sottolineato Prevete,  il settore non è più in condizione di programmare le proprie attività in modo sostenibile. Laddove invece si voglia raggiungere una tenuta del sistema socio sanitario occorrerà investire rapidamente nuove risorse economiche per il sostentamento dei costi attuali ed ulteriori finanziamenti economici per l’investimento di termini di qualità e di rinnovi del CCNL di categoria.

Ulteriore tema, ribadito dal presidente di Uneba Piemonte, è legato al budget stanziato per il settore, che dai dati regionali segnala un aumento di circa € 40 milioni dal 2019. Sicuramente è da sottolineare la bontà di questa azione, ma deve essere letta non come un favore agli Enti gestori ma alla cittadinanza piemontese. Rimane ovvio che, purtroppo, all’interno del fondo per il socio sanitario piemontese sono presenti varie unità di offerta e andrebbe estratto il dato relativamente alle convenzioni RSA per gli opportuni approfondimenti. Inoltre ricordiamo, anche se oramai spesso tema all’ordine del giorno in ogni campo della comunicazione, che la popolazione piemontese invecchia con una velocità maggiore rispetto a vent’anni fa (ovviamente in termini di percentuale sulla popolazione totale). Tale prospettiva demografica dovrà prevedere uno spostamento costante di risorse regionali verso il socio sanitario per un aumento di tale bisogno della popolazione piemontese.

A conclusione dell’intervento, il dott. Prevete ha sottolineato come il modello socio sanitario piemontese sia sempre stato un eccellenza del territorio: forse uno dei primi modelli in Italia orientato ad un approccio di cura completo. Purtroppo gli ultimi anni caratterizzati dalla pandemia, insieme ai dieci anni precedenti in cui ci si è orientati esclusivamente, probabilmente obbligatoriamente, alla quadratura dei conti e dei piani di rientro hanno fatto perdere forse quella componente di co-programmazione tanto utile quanto necessaria per uno sviluppo coerente dei servizi alla persona.

A conclusione della giornata l’assessore Maurizio Marrone, il dott. Gianluca Vignale e i Direttori generali hanno espresso assoluta condivisione e riconoscimento dei temi trattati, manifestando la volontà di trovare soluzioni in coerenza con l’equilibrio dei conti pubblici, contemperando anche l’interesse degli utenti che potrebbero non condividere un’eventuale aumento tariffario. Infatti hanno portato ad esempio come in altre regioni l’aumento delle tariffe ha innalzato la protesta dei sindacati dei pensionati e delle rappresentanze degli utenti.

La Regione Piemonte in conclusione dell’incontro ha garantito che nella seconda metà del mese di gennaio 2024 avrebbe riconvocato il tavolo per proporci soluzioni ai problemi sollevati.

COMUNICATO STAMPA GENNAIO 2024

Piemonte, nuovi standard temporanei per oss e educatori nel sociosanitario

La Regione Piemonte con la Delibera di Giunta n. 28 – 7934 del 18 dicembre interviene a sostegno della continuità operativa delle realtà socio sanitarie deliberando nuove e temporanee modalità di ottemperanza agli standard gestionali con particolare riferimento ai livelli di servizio socio sanitario ed educativo (provvedimento simile alla Delibera di giunta 4-1141 emanata in piena emergenza Covid).
Commenta il presidente di Uneba Piemonte Amedeo Prevete:  “Siamo soddisfatti di come la Regione Piemonte tenga presente i problemi che affliggono le nostre realtà e cerchi di trovare possibili soluzioni. In questi anni il confronto con le associazioni di categoria è sempre stato presente. Ovviamente non sempre abbiamo ottenuto quanto necessario, ma sempre abbiamo percepito l’attenzione al settore”.
Il provvedimento crea condizioni di continuità operativa nel breve periodo, ma dovrà essere integrato da percorsi formativi di nuova concezione che possano trasformare la soluzione da temporanea in definitiva.
Il 22 dicembre, i competenti uffici regionali, nelle persone dell’Assessore Marrone, dell’Assessore Icardi e del Capo di Gabinetto Vignale, hanno organizzato un incontro con le Associazioni di Categoria per affrontare il tema economico (profili tariffari) che insieme al tema della carenza assoluta di personale qualificato sta minando, irreversibilmente, le fondamenta del sistema socio sanitario piemontese.
Nei prossimi giorni approfondiremo la DGR 28 e daremo informazioni sull’incontro con la Regione.